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Andamento del Mercato Immobiliare nel 2023

Andamento del Mercato Immobiliare nel 2023

18/09/2023

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Si può stilare un primo bilancio sull’andamento del mercato immobiliare. Dopo l’euforia del 2022 che ha visto una grande ripresa del numero di compravendite arrivate a quota 784 mila, la previsione di Nomisma è quella di una riduzione percentuale del 14,6% per un numero di compravendite che dovrebbe attestarsi intorno alle 670 mila transazioni. 


Un dato che viene confermato in tutte le principali città italiane. A Napoli il dato peggiore dove solo nei prime due mesi si è registrata una flessione del 26,5%. Anche Roma e Milano notoriamente regine del mercato immobiliare per numero di compravendite, non hanno invertito la tendenza registrando flessioni anche se contenute.


I motivi di questa flessione sono molteplici. Uno dei principali è l’improvviso e repentino aumento dei tassi di interesse che ha portato le banche ad aumentare la soglia di reddito minimo necessario per ottenere un mutuo, limitando di fatto l’accesso per il mutuo prima casa. Da registrare che nel 2023 sono aumentate in maniera considerevole le richieste di mutui a tasso fisso. Nel 2023 sempre Nomisma prevede una contrazione della erogazione dei mutui nel 2023 del 18,3%, registrando nei primi due mesi 2023 addirittura una riduzione del 23,56%.


Altro motivo di influenza di questo calo di compravendite l’inflazione che ha iniziato a farsi sentire sul risparmio degli italiani, andando e ledere il potere di acquisto delle famiglie. Con i tassi più alti le banche chiedono maggiori garanzie ma anche chi non ha bisogno di mutuo è più attento a sacrificare la propria liquidità.


Altro fattore che ha inciso è l’aumento, spesso ingiustificato, dei valori immobiliari. La forte richiesta ha portato i proprietari di case a innalzare le proprie richieste, creando una bolla immobiliare che con i dati sopra indicati non poteva certamente reggere. Mentre sul fronte delle nuove costruzioni l’aumento poteva avere una sua ratio, legata all’aumento delle materie prime, sul fronte dell’usato si è trattato di una pura speculazione. 


Le previsioni sono di un ulteriore calo nel 2024 e si ipotizza una ripresa solo nel 2025, se le contingenze macro economiche, nazionali e internazionali, porteranno a una stabilità si mercati finanziari.


Queste le considerazioni a livello nazionale. Per quanto riguarda la Sardegna, come sempre gli effetti sono in ritardo in genere di un anno rispetto al mercato nazionale. Considerazione semplicistica ma sempre valida. Si registra una flessione sul mercato delle seconde case ma, soprattutto in Gallura, ci si affida al mercato delle seconde case. Ad alimentare questo particolare segmento anche la richiesta da parte di stranieri di voler acquistare casa nella nostra isola. La previsione è in ogni caso di una riduzione del numero di compravendite con i valori che ancora saranno alti ma dovranno per forza di cose iniziare a scendere. 


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