Attenzione all’accensione delle stufe e dei camini In alcune regioni è vietato!
14/12/2023
Alcune regioni italiane hanno vietato l’accensione di stufe e camini per il riscaldamento delle case per contenere le emissioni di CO2.
Per chi accende questi dispositivi per il riscaldamento della casa sono previste multe che vanno dai 500€ fino ai 5.000€.
Sono esentate da questi divieti i camini e le stufe di ultima generazione con certificazione che attesti la tenuità dell’impatto inquinante. Attenzione quindi quando li acquistate, fatevi consegnare sempre i certificati di prestazione energetica.
La regione che ha regole più stringenti è la Lombardia.
Con la legge regionale n° 24/2006 articolo 27, comma 4 viene disciplinato questo argomento ed è proprio qui che si arriva alla sanzione più alta, ovvero 5.000€.
Le altre regioni sulla scia della Lombardia che hanno normato l’uso di camini e stufe sono Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. In tutte queste regioni sono banditi dispositivi che non abbiano un coefficiente minimo di 2 stelle, in Piemonte il valore minimo è 3 stelle.
E la regione Sardegna? Ha optato per incentivare in termini economici la sostituzione degli impianti altamente inquinanti con quelli di nuova generazione.
Ha dato attuazione con l’allegato alla Delibera G.R. n. 21/19 del 21.4.2020 dal titolo “PIANO ENERGETICO AMBIENTALE DELLA REGIONE SARDEGNA 2015-2030".
Qui di seguito uno stralcio:
“Incentivazione alla sostituzione dei caminetti e delle stufe tradizionali con sistemi ad alta efficienza nel settore del riscaldamento domestico (Misura D0F01).
Il 56% delle emissioni di particolato atmosferico (PM10) stimate sul territorio dell’agglomerato di Cagliari proviene dal riscaldamento domestico, in particolare da piccole caldaie (che utilizzano legna come combustibile. Si ritiene pertanto necessario introdurre una misura che intervenga direttamente sulle emissioni provenienti da questo settore; non potendo introdurre a breve o medio termine una misura drastica quale il divieto di combustione della legna nelle aree urbane, si è scelto di optare per la promozione del passaggio a impianti ad alta efficienza che siano efficaci nel ridurre le emissioni di materiale particolato. La misura è dunque di tipo economico, essendo costituita da un incentivo regionale per favorire la dismissione dei vecchi impianti e la loro sostituzione con impianti meno inquinanti".