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Non pagate l’Agenzia Immobiliare!

Non pagate l’Agenzia Immobiliare!

23/05/2022

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Se c’è una cosa che viene percepita come inutile e fastidiosa quando si vende o si acquista una casa, è la provvigione dell’Agenzia Immobiliare.

Io, agente immobiliare, confermo questa percezione e, a supporto della mia tesi porto sempre un esempio che ha come protagonista una delle mie sorelle.

Brevemente: casa in costruzione, mia sorella chiama l’agenzia. All'appuntamento si presenta solo il costruttore. Dopo qualche giorno vanno in agenzia a sottoscrivere la proposta di acquisto, peraltro già concordata con il costruttore. Venti giorni siamo già al preliminare. Contestualmente, come stabilito per legge, avviene il pagamento della provvigione. Da quel momento in poi l’agenzia dice alla cliente/sorella di rivolgersi al costruttore. Da lì in poi mai più avuto notizie dei colleghi, nemmeno al rogito a cui non si sono presentati. Precisiamo che gli agenti immobiliari non sono tenuti a parteciparvi, considerato che si considera concluso il proprio lavoro con la stipula del preliminare di vendita. Piccolo inciso, io non sono d’accordo con questa norma e su tante che disciplinano l’intermediazione immobiliare.

Voi mi chiedete se al posto di mia sorella io sarei stato contento di pagare le provvigioni? Va da sé che avrei percepito quell'esborso come una rapina legalizzata.

Ma allora perché, se io stesso ho queste percezioni, continuo a fare l’agente immobiliare? Per lo stesso motivo per cui quando ho una necessità non mi comporto da tuttologo laureato su Google, ma mi affido a un professionista di cui ho stima e di cui riconosco le qualità.

Le professioni sono costituite da uomini, che interpretano il proprio lavoro secondo il proprio credo, la propria capacità e i propri principi. Quante volte siamo andati da un medico, un avvocato, un geometra e abbiamo avuto la sensazione di aver pagato una parcella senza essere soddisfatti?

Ecco, quando ci si affida a un’Agenzia Immobiliare, la scelta deve essere fatta sulla base di criteri che portano a non pensare di aver sostenuto un esborso inutile. Ci sono volte che dedichiamo più tempo nella scelta del nostro nuovo smartphone, che non nel decidere a quale agenzia immobiliare affidarci per una compravendita, che magari ci vede impegnati economicamente con un mutuo per i prossimi 20 anni. 

Le insidie di una compravendita immobiliare sono molteplici, altrimenti non si spiegherebbero l’enormità di cause presenti in tutti i tribunali d’Italia, che vedono protagonisti acquirenti e venditori. Per non parlare della cronaca, dove il mondo dell’immobiliare è spesso protagonista in negativo con truffe perpetrate da persone che parrebbero al di sopra di ogni sospetto.

Il titolo provocatorio di questa mia riflessione voleva focalizzare l’attenzione su una delle più frequenti considerazioni che noi agenti immobiliari siamo costretti a fronteggiare.

In conclusione, penso che tutti i lavori siano utili e possano portare benefici. Perché questo possa essere percepito come un valore aggiunto, sta al singolo professionista conquistare la fiducia del proprio cliente. Svolgere il proprio lavoro con competenza e serietà. Questo non deve essere solo uno slogan sul quale trincerarsi o bearsi con parole vuote e vuote di significato, ma messo in pratica ogni giorno, senza mai perdere di vista un postulato imprescindibile: prima di ogni altra cosa, anche del proprio guadagno, deve esserci la piena ed incondizionata soddisfazione del cliente.

Ma su questo tema cosi importante e divisivo torneremo presto, con delle altre riflessioni. Continuate a seguirci perché mettersi a nudo su argomenti così controversi può riservare tante sorprese. 


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