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Parliamo di: Cedolare secca

Parliamo di: Cedolare secca

30/08/2023

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Un’importante norma inserita dal legislatore a favore dei proprietari di immobili è la cosiddetta Cedolare Secca. Questo regime di tassazione introdotto nell’Aprile del 2011 consente di usufruire di un’aliquota unica agevolata sui redditi derivanti dalla locazione di immobili. 


L’aliquota prevista per tutti i contratti di locazione è pari al 21% del canone annuale (al netto degli oneri condominiali) ma può arrivare al 10% nel caso in cui le parti stipulino un contratto a canone concordato. 


La cedolare secca si può applicare anche per gli affitti brevi, anche se è necessario prestare attenzione alle regole che devono essere applicate. In questo specifico caso, per capire esattamente come applicare la cedolare secca, bisogna fare riferimento al comma 595, articolo 1 della Legge 178/2020, ossia la Legge di Bilancio 2021, che limita la possibilità di utilizzo a un numero massimo di 4 appartamenti per ogni periodo d’imposta.  


Attualmente la cedolare secca può essere applicata solo su immobili con destinazione d’uso abitativo stipulati fra privati. Sono esclusi da questa agevolazione i contratti in cui una delle parti è una persona giuridica. È attualmente allo studio una modifica che possa far beneficiare della cedolare secca anche le società e più in generale tutti gli immobili commerciali. 


Nella tabella che pubblichiamo sono indicati in maniera esaustiva tutti i parametri di applicazione di questa normativa. 



La fonte della tabella è la Confedilizia, l’associazione che rappresenta i proprietari di case, e la sede territoriale per la zona Gallura si trova presso la nostra sede di Olbia, in Viale Aldo Moro n. 369.


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